Cosa sono?
Partiamo con l’identikit: la bombatura e il balance point sono due elementi strutturali chiave nella ricostruzione in gel o acrilico. Sono quelli che fanno sì che l’unghia non sia solo bella, ma anche resistente.
Questi due punti, infatti, distribuiscono i carichi, assorbono urti, proteggono l’unghia naturale e garantiscono che la forma resti armonica e funzionale. La differenza tra i due? Non solo forma e stile. Cambia il modo in cui si applica la formina, come si applica il prodotto e come si lima il tutto. Insomma, è un cambio di paradigma.
Ti stai chiedendo quale scegliere? Dipende. Se vuoi ottenere una forma più classica, armonica e naturale da salone puoi optare per la bombatura. Ovviamente le bombature che effettuiamo oggi sono molto meno pronunciate di quelle che si creavano fino a qualche anno fa. Vuoi un effetto più dritto e moderno? Il balance point è la risposta.
La bombatura è, in parole povere, il punto più alto della ricostruzione –noto anche come “apice”. Si parte sottile dal giro cuticola, si sale fino al punto più alto (l’apice), poi si scende di nuovo verso la punta. È come un piccolo ponte sospeso. Impedisce alla tua ricostruzione di autodistruggersi al primo accenno di vita reale: tipo tirare su i jeans stretti o infilare la mano nella borsa di Mary Poppins.

Il balance point, invece, è meno drammatico ma altrettanto strategico. Non lo vedi subito, ma lui c’è, lavora nell’ombra come un ninja zen. E’ una “bombatura nascosta”. Il suo compito è quello di bilanciare tutta la struttura dell’unghia. E’ una tecnica utilizzata molto spesso per correggere l’andamento scorretto dell’inclinazione naturale dell’unghia, verso l’alto o verso il basso. O per un risultato ultra slim.

Le due strutture si distinguono innanzitutto per l’impostazione della formina durante la fase di costruzione.
Nel caso della bombatura, la formina va applicata in posizione neutra, ossia dritta o leggermente verso il basso, in asse con l’inclinazione naturale della lamina dell’unghia. Questo permette di modellare una struttura che si assottiglia gradualmente verso la punta, garantendo un’estetica armonica e proporzionata.
Per la struttura in balance point, invece, l’approccio cambia. La formina va leggermente inclinata verso l’alto, ma con estrema precisione: l’angolazione non deve essere eccessiva, altrimenti si rischia di compromettere l’equilibrio finale della struttura. Il punto di riferimento per l’inclinazione è sempre il punto più alto della struttura. A partire da lì, si traccia idealmente una linea retta che prosegue nella direzione in cui si vuole far terminare l’estensione. Questo allineamento va eseguito con cura, e può essere utile utilizzare una lima o uno strumento lineare per avere un punto di guida preciso nella costruzione del parallelismo.
In sintesi, mentre la bombatura sfrutta un’impostazione più verticale per ottenere una silhouette classica e curvilinea, il balance point richiede un’inclinazione tecnica della formina che consenta di mantenere la struttura dritta, bilanciata e parallela al piano dell’unghia. In entrambi i casi, il posizionamento iniziale della formina condiziona in modo determinante l’intera architettura della ricostruzione.