Il distacco del gel, sia dalla zona della cuticola che dal bordo libero, può dipendere da errori del professionista oppure da comportamenti impropri del cliente. Le tre cause principali di questo fenomeno comprendono:
- Le condizioni originarie della lamina ungueale
- Errori tecnici durante la procedura
- Sollecitazioni meccaniche post-trattamento
In questo articolo analizziamo le casistiche più frequenti di sollevamento e impariamo strategie efficaci per affrontare definitivamente il problema.
1. Condizioni iniziali della lamina ungueale
La lamina ungueale naturale è parte di un sistema biologico complesso. Quando si parla di “condizioni iniziali” non ci si riferisce solo all’aspetto esteriore, ma a parametri come: idratazione, flessibilità, densità, fragilità, e posizione dei punti di aderenza.
Questi fattori vengono generalmente valutati durante la prima seduta, quando il tecnico seleziona, insieme alla cliente, il tipo di trattamento più idoneo: copertura con gel o polygel, rinforzo, livellamento, Smart manicure, oppure smalto semipermanente.
Purtroppo non è raro che la cliente ignori il parere del professionista, scegliendo autonomamente il tipo di prodotto in base a preferenze estetiche. Questo può portare a una precoce usura del materiale o, peggio, a microtraumi della lamina. Un caso emblematico: una cliente con unghie sottili e fragili richiede l’applicazione del semipermanente. Dopo due giorni torna per una “riparazione in garanzia”. Per evitare situazioni del genere, è fondamentale discutere a monte tutte le opzioni, chiarendo rischi e responsabilità connessi a ogni scelta.
Anche l’educazione alla cura domiciliare è parte integrante del lavoro. Molte clienti non immaginano che attività banali — come lavare i piatti senza guanti — possano compromettere la durata del trattamento.
Va inoltre chiarito un punto: non sempre la fragilità deriva da caratteristiche innate. L’indebolimento può essere indotto da rimozioni scorrette. Strappare il materiale sollevato o usare tronchesi, lime troppo abrasive… sono pratiche comuni tra clienti che ignorano l’esistenza (e l’utilità) della correzione professionale.
Anche alcuni tecnici, purtroppo, contribuiscono all’assottigliamento della lamina rimuovendo il materiale in modo aggressivo. Uno strato di base va sempre lasciato tranne nel caso in cui non sia richiesta una rimozione totale senza riapplicazione.
2. Errori tecnici (violazioni di protocollo)
Spesso, soprattutto tra i principianti, si tenta di abbreviare la procedura saltando passaggi ritenuti “non essenziali”. Ma la chimica dei materiali non perdona.
Le conseguenze tipiche includono: distacchi parziali o totali, microfratture, alterazioni del colore, perdita di lucentezza. Di seguito riportiamo i casi più comuni osservati in fase di applicazione:
Distacchi nella zona cuticolare:
- Primer o Ultra Bond non correttamente asciugati. Entrambi devono evaporare naturalmente all’aria per 1–2 minuti prima di procedere.
- Superficie troppo liscia in prossimità della cuticola. Dopo la manicure con micromotore, è opportuno opacizzare ulteriormente l’area utilizzando una lima specifica per unghie naturali ( grana 240). A meno che non si opacizzi direttamente con la punta fiamma eseguendo un particolare movimento che ti mostro nei miei corsi.
- Residui di polvere sotto cuticola e nei solchi laterali. Pulire l’unghia in due fasi: prima con un pad asciutto, poi con un bastoncino di legno avvolto in cotone per rimuovere ogni traccia.
Distacchi sul bordo libero:
- Rimozione ritardata del materiale. Alcune clienti aspettano che il rivestimento si rovini visibilmente prima di prenotare un nuovo trattamento. Questo costringe il tecnico a riparazioni laboriose e talvolta poco durature. La soluzione è semplice: programmare la seduta successiva al termine della precedente.
- Bordo libero assottigliato durante la limatura o la fresatura. Se la cliente proviene da un altro centro e presenta questo problema, l’obiettivo diventa far ricrescere completamente l’unghia in circa 3 mesi, rafforzando la zona con tecniche mirate.
3. Sollecitazioni meccaniche
Il carico meccanico include tutte le azioni quotidiane — consapevoli o meno — che sottopongono le unghie a stress. È la causa principale dei distacchi imputabili alla cliente, poiché non è realistico chiedere di “non usare le mani”.
Tuttavia, si può — e si deve — ridurre il rischio, fornendo indicazioni chiare e ripetute sulla manutenzione post-trattamento.
Anche la forma e la lunghezza delle unghie influiscono sulla resistenza. In ambito salone, la lunghezza del bordo libero non dovrebbe mai superare la metà della lunghezza del letto ungueale, per non compromettere l’architettura dell’unghia e la sua capacità di assorbire sollecitazioni.
Se la struttura è corretta ma si verificano comunque traumi dovuti a impatti, è consigliabile modificare la forma verso linee più resistenti come l’ovale o il tondo.