Uno degli errori più diffusi – e più superficiali – tra i professionisti alle prime armi (e purtroppo anche tra alcuni che dovrebbero aver già superato questa fase) è credere che, di fronte a una crepa, sia sufficiente “coprire tutto con acrylgel”.
Lo dico con chiarezza: no, non è sufficiente. Non lo è quasi mai.
Per un motivo semplice: se il carico funzionale continua a insistere sulla zona lesionata, senza un intervento di rinforzo strutturale, la crepa tornerà. E con ogni probabilità in modo peggiore. Chi finge di non saperlo, lo fa per ignoranza o per fretta. Entrambe le cose, in questo lavoro, si pagano.
Certo, c’è anche chi propone di riparare un’unghia con una bustina da tè o il cotone dei dischetti struccanti.
Lo definirei “folklore da salone”, se non fosse che c’è ancora chi lo prende sul serio. Sono soluzioni di fortuna, non strategie professionali.
La seta, invece, è tutt’altra cosa. È un materiale tecnico, progettato per offrire resistenza, adesione e flessibilità. Non è un trucco da tutorial: è un metodo. E funziona.
Che cos’è la seta e perché è superiore
La seta è una fibra tessile liscia, flessibile, a trama fine ma resistente.
Si adatta perfettamente alle superfici curve e irregolari delle unghie, naturali e artificiali. Una volta impregnata con il materiale (gel o base), crea una struttura compatta, stabile e molto più duratura rispetto a qualsiasi toppa improvvisata.
Il coating in fibra di seta è anche economico: consuma poco materiale, si applica in tempi rapidi e permette una personalizzazione estrema.
Non è un accessorio: è uno strumento.
Quando usarla (e perché è spesso l’unica opzione sensata)
- Riparazione di unghie naturali: schegge, fratture al bordo libero, crepe verticali o orizzontali sul letto ungueale.
- Riparazione di unghie artificiali: lesioni del materiale, crepe su gel o acrilico nella zona libera o sul corpo dell’unghia.
- Rinforzo strutturale: per permettere la crescita sicura del bordo libero fino a 3–5 mm, soprattutto in presenza di unghie sottili o danneggiate.
- Protezione preventiva: contro stress meccanici, acqua e agenti esterni. Ideale per chi fa lavori manuali o ha uno stile di vita poco delicato.
- Preparazione a ricostruzione di unghie estremamente fragili con tip o cartine.
La tecnica: pochi passaggi, massimo risultato
- Taglia una striscia di seta leggermente più piccola dell’unghia, lasciando 1–2 mm liberi dalla cuticola e dai bordi laterali.
- Appoggia la striscia sull’unghia, precedentemente preparata con uno strato sottile di base. La seta è autoadesiva: l’adesione sarà immediata.
- Applica un altro strato di base sopra e intorno alla seta, assicurandoti che venga completamente impregnata.
- Polimerizza.
- Lima con precisione, definendo la forma e uniformando la superficie.
- Procedi normalmente: allineamento, modellazione, colore.
Il risultato sarà pulito, resistente, e soprattutto affidabile. Non solo bello da vedere, ma anche capace di reggere nel tempo. Che, alla fine, è quello che distingue un servizio estetico da un lavoro professionale.
Conclusione (che non dovrebbe servire, ma serve lo stesso)
Riparare non significa nascondere.
In questo mestiere, ogni scorciatoia sbagliata si paga due volte: in tempo e in reputazione.
Usare la seta quando serve non è “una tecnica in più”, ma un segnale chiaro che si lavora con criterio, non con l’improvvisazione.